Farmacista
Sono Esmeralda Masseroni, nata ad Asti il 15/02/1963. Mi definisco una farmacista di quartiere, quindi vorrei dedicarmi a quello che vedo e conosco in prima persona.
Sono farmacista per passione e per tradizione. La mia famiglia conta più di 100 anni di attività nell’esercizio farmaceutico in Asti. Mio nonno, Rodolfo Masseroni, si laurea in chimica farmaceutica nel 1908. Io mi sono laureata a Torino e ho sempre lavorato nella farmacia di famiglia. Ho viaggiato molto in Paesi lontani, non solo dal punto di vista geografico, ma soprattutto per cultura e tradizioni; questo mi ha formato una mentalità aperta e libera da pregiudizi.
Ho fatto anche un’importante esperienza di volontariato in Africa con missioni sanitarie come farmacista e attività infermieristica. Dal 2005 al 2014 sono stata in Madagascar con l’associazione onlus “Trapani per il terzo mondo” e in Benin con l’associazione onlus “L’abbraccio di Fubine”. In seguito sono stata a Lourdes come volontaria farmacista e una seconda volta come addetta all’immersione dei malati nelle piscine, un compito molto difficile e prestigioso.
Sono sportiva, amo l’arte e la cultura, da 5 anni frequento la scuola di teatro di Alessio Bertoli in Asti. Esperienze che hanno aumentato la conoscenza di me stessa e migliorato la mia comunicazione con le persone, dandomi una visione a 360 gradi del mondo artistico, purtroppo molto trascurato negli ultimi anni a causa del Covid.
Essere farmacista da più di trent’anni mi ha portato a essere molto vicina alle persone. La farmacia è ancora oggi un centro di quartiere, un punto di riferimento importante, non solo sanitario ma anche di ascolto. Siamo vicini agli anziani e conosciamo i loro disagi e la loro solitudine, abbiamo un quadro reale dei problemi del quartiere, conosciamo i lavoratori, dalla casalinga al professionista. In farmacia vengono tutti e per questo abbiamo un quadro reale della vita, di tante vite.
Cosa vorrei fare
Mi definisco una farmacista di quartiere, quindi vorrei dedicarmi a quello che vedo e conosco in prima persona.
- SICUREZZA
Rendere Asti una città più sicura, soprattutto in alcuni quartieri, per poterla restituire ai suoi abitanti, alle persone che portano a passeggio il cane alla sera, alle mamme che portano i bimbi al giardinetto sotto casa. È importante ripulire i parchi di quartiere e renderli più fruibili in sicurezza.
- PULIZIA
Pulizia della città, riorganizzazione del verde, potenziamento dei vasi e delle aiole fiorite date in gestione ai commercianti. Riqualificazione degli ingressi della città come biglietto da visita per i turisti che vengono a visitare Asti. Riorganizzazione delle rotonde date in gestione ad aziende o enti.
- ANZIANI
Dare maggiore attenzione alle categorie fragili e agli anziani, spesso isolati, soli e in forte difficoltà nell’interagire con le nuove tecnologie.
- SANITÀ
Un grave problema è la decentralizzazione dei medici di base e dei servizi sanitari e infermieristici che sono per la maggior parte locati in periferia. La persona anziana che vive in centro spesso non ha la macchina, ha difficoltà a deambulare e a servirsi dei mezzi pubblici. La proposta sarebbe di un centro medico, infermieristico e di analisi che servisse la zona centro.